“A me non piace parlare di violenza islamica – ha risposto a chi gli chiedeva il motivo del suo silenzio sulla matrice musulmana degli attentati -. Perché tutti i giorni quando sfoglio i giornali vedo, ad esempio qui in Italia, omicidi, di mogli e di suocere. E questi sono fatti da cattolici. Se io parlassi di violenza islamica, dovrei anche parlare di cattolici violenti. Non tutti gli islamici sono violenti. Ma una cosa è vera: credo che in quasi tutte le religioni c'è un piccolo gruppetto fondamentalista. Anche noi ne abbiamo”, ha detto Francesco, e il fondamentalismo uccide con la lingua e con il coltello. “Credo, però – ha aggiunto - che non sia giusto identificare l'islam con la violenza. Ho avuto un dialogo lungo con il grande imam di Al-Azhar. E so come la pensano loro. Ma si può convivere bene. Ci sono gruppetti fondamentalisti. E mi domando quanti giovani europei abbiamo lasciato vuoti di ideali, non hanno lavoro e si danno alla droga o vanno là e si arruolano nei gruppi fondamentalisti. Sì, possiamo dire che il cosiddetto Isis è uno stato islamico che si presenta come violento. Ma questo è un gruppetto; non si può dire, non è vero e non giusto che l'islam sia terrorista”. E comunque, ha concluso il Pontefice sull’argomento, è terrorismo anche quello di chi mette il denaro al posto dell’uomo.